Giornata internazionale della disabilità

Il 3 dicembre, si celebra la "Giornata internazionale della disabilità", istituita dall’ONU nel 1981, per promuovere diritti e benessere delle persone con qualsiasi tipo di disabilità.

Le docenti e i docenti del Dipartimento di Sostegno vi invitano a leggere il breve racconto che porta a riflettere su come, a volte, accettando alcuni aspetti di noi che non ci piacciono, possiamo trasformarli in un’opportunità unica per noi e per gli altri.

Per ricordarci di quanto la nostra scuola creda nel valore dell’INCLUSIONE, è stato realizzato un cartellone con le impronte delle mani del nostro Preside, dei suoi collaboratori, dei e delle rappresentanti di classe e d'Istituto, di alcuni studenti e studentesse speciali, delle docenti e dei docenti a capo dei Dipartimenti e del personale ATA: un ambiente inclusivo dipende da tutti noi e tutti noi abbiamo il diritto di farne parte.

I DUE VASI


Un’anziana donna cinese aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso all’estremità di un palo, che lei portava sulle spalle.
Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l’altro era perfetto ed era sempre pieno d’acqua. Alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, quello crepato arrivava mezzo vuoto.

Per due anni interi, andò avanti così, con la donna che portava a casa solo un vaso e mezzo d’acqua.
Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati, ma il povero vaso crepato si vergognava del proprio difetto ed era avvilito di saper fare solo la metà di ciò per cui era stato fatto.

Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento, un giorno parlò alla donna lungo il cammino: "Mi vergogno di me stesso, perché questa crepa nel mio fianco fa sì che l’acqua fuoriesca lungo tutta la strada verso la vostra casa”.

La vecchia sorrise.

“Ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla tua parte del sentiero, ma non dalla parte dell’altro vaso? È perché io ho sempre saputo del tuo difetto, perciò ho piantato semi di fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno, mentre tornavamo, tu li innaffiavi.
Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la tavola. Se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto quelle bellezze per ingentilire la casa”.

Ognuno di noi ha il proprio specifico difetto, ma sono la crepa e il difetto, che ognuno ha, a far sì che la nostra convivenza sia interessante e gratificante.